… i cuccioli d’uomo.

Quando il figlio vede uno dei genitori diventare bambino come lui. Ti accorgi della sua incredulità dallo sguardo, dall'espressione sorpresa e da quegli occhioni sgranati, come a non crederci ancora nonostante lo stesse vivendo e vedendo. Perchè pur diventando genitori, bisogna mantenere vivo e felice il bimbo che è in ognuno di noi.

Nonostante io faccia un lavoro così superficiale, mi piace “leggere” le persone, è una mia prerogativa. In fondo basta guardare un pò più a fondo e con più attenzione quello che ognuno di noi cerca di nascondere, a volte soprattutto a se stessi. Mi piace andare ” oltre “…. le parole, le apparenze e le espressioni.

Ho imparato a non fermarmi per questo, a quello che vedo, ad andare nel profondo, nei pensieri e a fare un giro nell’animo umano, cosi spesso, turbato e solo, soprattutto.

In questo mio girovagare, ho notato, che sempre più, i genitori, diventati tali, perdere di vista il bambino che è in ognuno di noi e che bisogna sempre  ricordarsi di tenere in vita, ma soprattutto tenerlo allegro e vivace. Sempre presi da tanti impegni e pensieri. Fu così che per un carnevale pensai di organizzare qualcosa di particolare.

Nelle mie proposte folli cerco sempre di accompagnarmi a chi  comprende la mia follia, ma soprattutto che la condivide, dandomi supporto. Devo ammettere che nella mia vita professionale, ogni qualvolta ho contattato qualche altro professionista, non mi ha fatto mai storie, anzi, ho trovato sempre la massima disponibilità a collaborare (ed è una cosa fantastica questa!).

Chiamai un amico fotografo, che ha uno studio arredato in maniera particolare…. ha una parete grandissima fatta a lavagna e io mi ci diverto a lasciare disegnini e frasi di ogni tipo, ogni volta che mi trovo a passarci. Ecco, così tengo viva la bimba che è in me!!!!

Dicevo, chiamai questo amico e gli proposi di organizzare degli scatti particolari una domenica pomeriggio, del periodo di carnevale. Forse neanche a lui era ben chiaro cosa volessi fare, ma la proposta era una cosa diversa, potevano uscirci begli scatti e, cosa non da poco, potevamo divertirci un pò a fare qualcosa di diverso e non le solite mascherine.

Intanto gli chiesi di reperire tra le sue clienti e conoscenti, qualche coppia che avesse i bimbi di età tra i 3 e i 7-8 anni, e poi che ci dessero la disponibilità a farsi truccare. I papà sono stati praticamente assenti, perchè gli uomini ” tutti d’un pezzo” non fanno di queste cose. Le mamme invece si. Oh si che fanno questo e anche altro, con e per i loro bimbi soprattutto.

Arrivò la domenica pomeriggio e avevamo già fissato e scaglionato i partecipanti, in modo da non creare ressa. Qualche mia amica, con figli grandi, ci venne a trovare per vedere cosa avremmo combinato. C’era un’atmosfera davvero gioviale ed elettrica. L’elettricità forse era dovuta al non sapere esattamente cosa sarebbe accaduto. Certo è che dava sensazioni incredibili tutta questa adrenalina.

Arriva una mamma trafelata, perchè aveva accumulato un notevole ritardo, a causa di una serie di contrattempi, ma noi ci eravamo tenuti larghi con i tempi e quindi ci stavamo dentro comunque, prima che arrivasse l’altra coppia. Non ricordo il nome della bimba, piccola, visino dolce e nasino all’insù, con lunghi capelli biondi, ma le feci scegliere un trucco da alcune foto che avevo preparato e la sua decisione cadde sul panda.

Nella mia postazione non c’era lo specchio, quindi chi era al trucco non poteva vedersi, ma vedeva le espressioni di chi era presente e si incuriosiva tantissimo. Non vedeva l’ora di potersi guardare e scoprire cosa fosse diventato con il trucco. Iniziai cosi a fare la base tutta bianca e poi gli occhi neri. Non ci volle molto tempo e lei stava lì buona buona e seguiva tutte le mie richieste e indicazioni( occhi chiusi o aperti,guarda qui e guarda lì). Comunque fu bravissima!

Quando terminai, le girai lo specchio e lei scoprì di essere diventata il panda che aveva scelto e non poteva crederci!!!

La bimba incredula e la mamma che guardava estasiata questa figlia che aveva cambiato completamente identità, ma che nonostante il trucco era dolcissima e che si guardava senza parole. Toccò poi alla mamma sottoporsi.

Eh si! Quell’anno avevo deciso di fare un regalo a bimbi e genitori e realizzare cosi, lo stesso trucco, per i grandi e i piccini, per mantenere lo stato di genitori e figli.

Questa mamma, anche se riluttante ,a pensare che l’avrei pasticciata tutta, si sottopose senza difficoltà alla sessione di trucco per la trasformazione. La figlia era lì vicino a lei e la guardava ancora più incredula.

La mamma che si stava trasformando in mamma panda?

La mamma che le diceva sempre di non sporcarsi, che si stava facendo pasticciare il viso?

La mamma così seria e sempre linda e pulita, che stavolta si stava facendo sporcare il viso?

Sul viso della bimba bionda passarono tutte le espressioni più incredibili, mentre realizzava cosa stesse accadendo. Alla fine, non riusciva a credere ai suoi occhi, la mamma era uguale a lei, un panda! Ovviamente per non rovinare il trucco non potevano abbracciarsi, ma si vedeva che era felice.

Furono scattate una serie di foto, che le ritraevano insieme, ma tutte avevano l’espressione dolce di chi ritrova una parte di sè. Si perchè la mamma aveva ritrovato la bimba che era rimasta imprigionata dentro di lei, mentre la figlia vedeva la bimba compagna di giochi, che aveva sostituito la mamma.

Ci furono altre coppie, altre mamme, donne, figlie, pronte a mettersi in gioco per vivere un’esperienza diversa. Per ritrovare la propria bimba, per divertirsi in maniera semplice e per condividere un’esperienza con la figlia.

 

 

 

Alla fine, durante il pomeriggio, altri amici si hanno raggiunto allo studio e tutti, infine, si sono lasciati coinvolgere fino a farsi truccare….da Charlot, da clown o altro.

L’aria si era alleggerita, erano svaniti i titoli e le professioni, i ruoli e le competenze.

C’erano solo persone di ogni età, che hanno vissuto o rivissuto, l’allegria del carnevale. Come quando da piccole ci si truccava con il sughero annerito e si giocava a vestirsi con gli abiti di qualche zio.

Il mio lavoro è certamente futile, ma a mio modo cerco di portare gioia e serenità, oltre che bei ricordi. Perchè passeranno gli anni, certamente quella bimba bionda diventerà mamma a sua volta e sono certa che mai dimenticherà il viso della sua mamma truccato da mamma/panda, come io non dimenticherò mai i suoi occhi nel guardarla.

Perchè l’AMORE è la leva che muove il mondo! ( ma questa è un’altra storia).